Epoca Fiorucci – Esposizione a Cà Pesaro…

Tutti hanno sentito parlare di Elio Fiorucci, molti ricordano i capi che proponevano negli anni ottanta. Pochi conoscono il suo genio, come imprenditore, stilista e design. Fu un grande creativo, il primo che ha liberato la moda dai suoi cliché e l’ha resa democratica, attrattiva per i target più giovani e continua fonte di ispirazione per design, operatori della moda e artisti in generale. Fiorucci nasce a Milano nel 1935 e già a 17 anni inizia a seguire l’attività paterna, un piccolo negozio di pantofole nel centro di Milano. Successivamente, nel 1967 apre il suo primo negozio a Milano, in Galleria Passarella, dove importa le novità londinesi ammirate a Carnaby Street. Nel 1970 il nome Fiorucci diventa un marchio con una propria produzione industriale, distribuita in Europa, Sud America e Giappone e il negozio di Milano diventa un punto d’incontro dei giovani alternativi e non convenzionali. Nasce, così, il cosiddetto “Stile Fiorucci” e il concetto di lifestyle. Chi non conosce i famosi due angioletti, un’immagine vittoriana che l’architetto Italo Lupi reinterpreta nel suo marchi? Nel 1975 Fiorucci apre il primo negozio a Londra, in Kings Road e nel 1976 nasce il Fiorucci Store di New York – 59ª Strada – disegnato da Ettore Sottssass, Andrea Branzi e Franco Marabelli, che diventa il punto di incontro dei maggiori esponenti delle comunità intellettuali newyorchesi. Andy Warhol sceglie la vetrina del negozio per il lancio del suo rivoluzionario giornale “Interwiew”. Quando nel 1977, nel cuore di Manhattan, si inaugura lo Studio 54, discoteca mito e fenomeno di costume è Fiorucci ad organizzare l’Opening del locale.

  • capi realizzati in lattice in un unico pezzo, senza cuciture;

  • i primi bikini, realizzati in licra o in cotone lavorato all’uncinetto.

Nel 1978 Fiorucci è il primo marchio a firmare una linea di occhiali e nel 1981 nasce la collezione di T- Shirt e felpe illustrata con immagini di Walt Disney. Chi ha vissuto in quegli anni, grande o piccolo che fosse, ha indossato una felpa o una T-Shirt con l’immagine di Topolino. Nel 1982 DuPont lancia la Lycra e Fiorucci la mischia al denim, nasce il primo jeans stretch, femminile, aderente e seducente e nel 1983, con il successo del film “Flashdance” , nasce la moda – palestra e lui è ovviamente il primo a mettere in vendita body, scalda – muscoli, fasce antisudore e leggings. Successivamente inizia la pubblicazione della serie di figurine Panini che pubblicano tutte le immagini grafiche del lavoro di 30 anni di attività: la collezione vende 25 milioni di bustine in un anno. Nel 1990 il marchio Fiorucci viene acquistato dalla società giapponese Edwin International, azienda leader del jeans Made in Japan. Fiorucci decide di reinterpretare il negozio di Milano che diviene il trampolino di lancio per i marchi giovani e innovativi punto di riferimento per chi vuole emergere e per chi vuole conoscere le novità in ambito di moda e design. Nasce il progetto T-Art, una collezione di t.shirt ispirate a immagini tenere e fiabesche, che in breve diventa un bestseller. Nel 2003 il negozio Fiorucci viene ceduto al gruppo svedese H&M e Elio Fiorucci crea un nuovo progetto, “Love Therapy”, proponendo nuovi piccoli pezzi d’abbigliamento, nuovi jeans, nuove t-shirt, abiti e accessori che offrono divertimento e allegria. Elio Fiorucci adotta per questo nuovo marchio due nanetti.

  • oggetti iconici, come i nanetti, le fragole o le scritte al neon;

  • le prime pubblicità ironiche e irriverenti, che tutti noi ci ricordiamo.

Elio Fiorucci, muore il 20 luglio 2015 nella sua casa di Milano per un malore: grazie a lui la moda italiana ha incarnato le tendenze di un’epoca e tutt’ora il suo stile e le sue innovazioni sono tutt’ora continuamente reinterpretate e reinventate dagli stilisti di tutto il mondo.

Assolutamente da non perdere, per esperti del settore e non !!!

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